L’Aeropress nasce in tempi piuttosto recenti, circa intorno al 2005 dalla mente creativa di Alan Adler. Vera chiave del suo successo è la semplicità che lo caratterizza insieme all’economicità e alla praticità che permette al consumatore di poterlo trasportare dovunque voglia.
È uno strumento versatile perché lascia al Barista, al Coffee Lovers, al Consumatore, ampio spazio di gestione sia a livello d’infusione che di materia prima, infatti è possibile scegliere la dose, la granulometria del macinato ed anche la temperatura dell’acqua.
Per l’Aeropress esistono due diversi metodi d’estrazione: “tradizionale” ed “inverted”. Ecco i parametri per la preparazione di un buon caffè con questo strumento:
Procedimento tradizionale:
Con il metodo tradizionale si ottiene una estrazione per infusione pressurizzata
Procedimento inverted:
Per scoprire altre tecniche d’estrazione, ti invitiamo nella nostra academy e seguire lo SCA BREWING FOUNDATION, modulo della Specialty Coffee Association sui metodi d’estrazione compreso l’Espresso.
L’analisi sensoriale del caffè è l’analisi del percepito che abbiamo da una tazzina di caffè espresso. Ma cosa significa “analisi del percepito”? Vuol dire che occorre valutare quello che arriva a livello di cognizione e di emozione alle persone che bevono, in questo caso, la nera bevanda. Con l’analisi sensoriale valutiamo ciò che percepiamo e per farlo abbiamo bisogno dei nostri cinque sensi, immancabile, tra questi, l’olfatto. Ma cos’è nel dettaglio l’analisi olfattiva? Lo abbiamo chiesto a Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director della Bazzara Academy.
Specialty coffee è un termine che indica la qualità di caffè più alta disponibile, tipicamente relativa all'intera filiera, utilizzando caffè monorigine. Il termine fu usato per la prima volta nel 1974 da Erna Knutsen in un numero del Tea & Coffee Trade Journal. Knutsen ha utilizzato il caffè speciale per descrivere i chicchi dal sapore migliore prodotti in microclimi speciali.