I colori sono parte integrante del frutto e della stessa bevanda, quindi conoscerli e saperli riconoscere è molto importante. Eccoli qui di seguito tutti spiegati!
Il verde lo possiamo ritrovare nei chicchi crudi di caffè, con le sue tonalità più chiare e tenui mentre nuance più profonde le possiamo ammirare sulle foglie, sulle piante e tutto ciò che circonda le piantagioni.
Il rosso è il colore della Drupa di caffè. Cos’è una drupa? È il nome del frutto della pianta di caffè che viene generalmente utilizzato in botanica per descrivere tutti i frutti dotati di polpa esterna, proprio di colore rosso.
È il colore del caffè tostato, della crema perfetta, del caffè. Nelle diverse nuance che vanno dal beige al marrone più o meno chiaro, in questo colore è racchiusa tutta l’essenza della bevanda amata in tutto il mondo. Edoardo de Filippo nel suo monologo affermava che il perfetto colore del caffè doveva essere “a manto de monaco”.
È il colore della purezza, è il colore del fiore del caffè che si apre solamente se bagnato dalla pioggia!
L’analisi sensoriale del caffè è l’analisi del percepito che abbiamo da una tazzina di caffè espresso. Ma cosa significa “analisi del percepito”? Vuol dire che occorre valutare quello che arriva a livello di cognizione e di emozione alle persone che bevono, in questo caso, la nera bevanda. Con l’analisi sensoriale valutiamo ciò che percepiamo e per farlo abbiamo bisogno dei nostri cinque sensi, immancabile, tra questi, l’olfatto. Ma cos’è nel dettaglio l’analisi olfattiva? Lo abbiamo chiesto a Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director della Bazzara Academy.
Specialty coffee è un termine che indica la qualità di caffè più alta disponibile, tipicamente relativa all'intera filiera, utilizzando caffè monorigine. Il termine fu usato per la prima volta nel 1974 da Erna Knutsen in un numero del Tea & Coffee Trade Journal. Knutsen ha utilizzato il caffè speciale per descrivere i chicchi dal sapore migliore prodotti in microclimi speciali.