Le caffetterie storiche italiane sono dei luoghi che, grazie alla qualità dei prodotti e servizi che offrono, sono ancora attive in Italia. Nella penisola se ne possono citare moltissime tuttavia, in questo articolo, ne nominiamo salente alcune, le più famose e antiche. Ecco la nostra TOP TEN.
Sicuramente da citare in questa regione è il Caffè Florian di Venezia, situato proprio al centro di Piazza San Marco. È da considerarsi tra i luoghi che hanno segnato un pezzo di storia poiché ai suoi tavoli si sono seduti grandi personaggi partendo da Giacomo Casanova fino a Carlo Goldoni.
In Friuli Venezia Giulia è presente il Porto Franco di Trieste, punto di arrivo di gran parte del caffè crudo d’Italia e annovera moltissime caffetterie storiche. Tra tutte è senza dubbio il Caffè degli Specchi, situato in Piazza Unità d’Italia a Trieste. Tuttavia non possiamo non citare in questa splendida città anche il Caffè Tommaso inaugurato nel 1830.
Napoli. patria del caffè tanto quanto la nostra città, Trieste. Ogni giorno arrivano da tutto il mondo turisti che vogliono provare l’autentico caffè napoletano. Dove andare? Sicuramente al Gambrinus che riporta ancora gli arredamenti in stile Belle Epoque che hanno accolto Hemingway e Oscar Wilde.
A Roma sono molteplici le caffetterie storiche situate soprattutto nel centro storico della città. Tra tutte spicca L’Antico caffè Greco, che dal 1760 accoglie intellettuali ed artisti.
L’analisi sensoriale del caffè è l’analisi del percepito che abbiamo da una tazzina di caffè espresso. Ma cosa significa “analisi del percepito”? Vuol dire che occorre valutare quello che arriva a livello di cognizione e di emozione alle persone che bevono, in questo caso, la nera bevanda. Con l’analisi sensoriale valutiamo ciò che percepiamo e per farlo abbiamo bisogno dei nostri cinque sensi, immancabile, tra questi, l’olfatto. Ma cos’è nel dettaglio l’analisi olfattiva? Lo abbiamo chiesto a Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director della Bazzara Academy.
Specialty coffee è un termine che indica la qualità di caffè più alta disponibile, tipicamente relativa all'intera filiera, utilizzando caffè monorigine. Il termine fu usato per la prima volta nel 1974 da Erna Knutsen in un numero del Tea & Coffee Trade Journal. Knutsen ha utilizzato il caffè speciale per descrivere i chicchi dal sapore migliore prodotti in microclimi speciali.