Nel 2019 la produzione caffeicola del Paese è cresciuta del 5%, mentre le esportazioni sono aumentate del 9%. Questi sono dati significativi che hanno portato ad una maggiore conoscenza del prodotto.
La Colombia è famosa principalmente per la sua “zona del caffè”, un’area geografica che comprende i tre principali dipartimenti nazionali: Caldas, Risaralda e Quindio. È qui che la maggior parte della produzione si concentra, questo grazie anche alle condizioni climatiche particolarmente miti, dove l’altitudine (tra i 1300 e i 1700 metri) e la temperatura (che oscilla tra gli 8 e i 24 gradi) favoriscono la fioritura e la crescita di caffè di qualità, come è il nostro Colombia Supremo.
Il Colombia Supremo prodotto dalla Bazzara Espresso lascia in tazza un sentore di ciliegia leggera e caramello. È composto dalle varietà di arabica Caturra, Castilio e Colombia. È un Colombia lavato e asciugato al sole (solo se necessario viene prodotto tramite il metodo meccanico).
Anche se in Colombia è possibile raccogliere caffè (esclusivamente arabica) durante tutto l’anno, i piccoli produttori del dipartimento di Huila nel sud del Paese (luogo d’origine del verde) preferiscono concentrare la ravvolta tra maggio ed agosto.
Sul Colombia Supremo viene effettuata una tostatura media che ne esalta i sentori e i profumi, sia in tazza che sul palato.
I nostri Pure Origins Coffee son acquistabili solo su ordinazione con quantitativi minimi di 24kg.
L’analisi sensoriale del caffè è l’analisi del percepito che abbiamo da una tazzina di caffè espresso. Ma cosa significa “analisi del percepito”? Vuol dire che occorre valutare quello che arriva a livello di cognizione e di emozione alle persone che bevono, in questo caso, la nera bevanda. Con l’analisi sensoriale valutiamo ciò che percepiamo e per farlo abbiamo bisogno dei nostri cinque sensi, immancabile, tra questi, l’olfatto. Ma cos’è nel dettaglio l’analisi olfattiva? Lo abbiamo chiesto a Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director della Bazzara Academy.
Specialty coffee è un termine che indica la qualità di caffè più alta disponibile, tipicamente relativa all'intera filiera, utilizzando caffè monorigine. Il termine fu usato per la prima volta nel 1974 da Erna Knutsen in un numero del Tea & Coffee Trade Journal. Knutsen ha utilizzato il caffè speciale per descrivere i chicchi dal sapore migliore prodotti in microclimi speciali.