Nei primi anni dell’800, il caffè della Peppina era un ritrovo di pensatori, politici e intellettuali a Milano. Qui si incontravano i mazziniani, sempre più infervorati dalla possibile indipendenza. La storia del caffè della Peppina continua anche durante la seconda guerra mondiale, quando i soldati cominciano a prendere l’abitudine di bere caffè al mattino per avere la giusta carica durante le battaglie.
Al termine della guerra, il caffè macinato comincia ad essere troppo caro, così si diffonde il “caffè della Peppina”, una bevanda molto amara realizzata con cicoria essiccata e segale.
Essendo questa una bevanda a base di estratti vegetali, aveva dei poteri altamente lassativi. È proprio per questo motivo che veniva consigliato l’utilizzo durante le ore “morte” della giornata.
Oggi fortunatamente, il potere d’acquisto della popolazione è nettamente aumentato e sono in molti a poter scegliere la qualità anziché la quantità. Così l’utilizzo del caffè della Peppina si è andato letteralmente a perdere.
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C’è chi il cappuccino lo vuole chiarissimo, chi lo pretende bollente, chi lo desidera decaffeinato all’arancia, chi lo apprezza solo se scuro con poca schiuma... Insomma, sono tantissimi i modi per preparare un buon cappuccino. Scopriamoli insieme.
Il mondo del caffè è formato da innumerevoli colori, che comprendono ogni angolo dello spettro cromatico.