Come nasce questa bevanda? Perché è diventata famosa? Ecco alcune curiosità
Nasce negli anni ’70 in Nuova Zelanda da italiani espatriati; lentamente questa preparazione è arrivata in Australia ed è stata codificata con una vera e propria ricetta.
Principalmente all’estero quando si vuole un cappuccino si deve far attenzione a cosa si ordina perché ci sono ben tre preparazioni che fanno da principe:
Bisogna premettere che dal punto di vista organolettico, questo “cappuccino all’inglese”, avendo al suo interno una doppia dose di caffè espresso presenta degli aromi e anche dei sapori provenienti da quest’ultimo e che naturalmente risultano intensificati.
La sua realizzazione avviene cominciando ad estrarre un caffè espresso doppio (50/60 ml) in maniera corretta e solo successivamente si può montare il latte, lasciandolo ad una consistenza semi-liquida.
Infine una regola imprescindibile per questa preparazione è una perfetta LATTE ART.
Per scoprire tutti i segreti ti invitiamo a leggere il nostro libro Cappuccino Italiano – Latte Art
L’analisi sensoriale del caffè è l’analisi del percepito che abbiamo da una tazzina di caffè espresso. Ma cosa significa “analisi del percepito”? Vuol dire che occorre valutare quello che arriva a livello di cognizione e di emozione alle persone che bevono, in questo caso, la nera bevanda. Con l’analisi sensoriale valutiamo ciò che percepiamo e per farlo abbiamo bisogno dei nostri cinque sensi, immancabile, tra questi, l’olfatto. Ma cos’è nel dettaglio l’analisi olfattiva? Lo abbiamo chiesto a Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director della Bazzara Academy.
Specialty coffee è un termine che indica la qualità di caffè più alta disponibile, tipicamente relativa all'intera filiera, utilizzando caffè monorigine. Il termine fu usato per la prima volta nel 1974 da Erna Knutsen in un numero del Tea & Coffee Trade Journal. Knutsen ha utilizzato il caffè speciale per descrivere i chicchi dal sapore migliore prodotti in microclimi speciali.