TRIESTE – Nell’ambito della collaborazione tra le dogane comunitarie, si è costituito il Gruppo di contatto Odyssud, composto dai Rappresentati delle dogane di: Barcellona (Spagna), Marsiglia (Francia), Limassol (Cipro), Pireo (Grecia), Marsaxlokk (Malta), Varna (Bulgaria), Constanta (Romania), Fiume (Croazia), Trieste (Italia) e Koper – Capodistria (Slovenia).
L’obbiettivo del gruppo è di garantire un livello omogeneo di controllo comunitario. Il gruppo si incontra due volte all’anno a Bruxelles per coordinare le politiche di gestione doganale.
Un ulteriore incontro viene organizzato a rotazione in una città portuale compresa nell’ambito territoriale di competenza. Quest’anno si è svolto il 18, 19, 20 Aprile a Trieste, il cui porto è riconosciuto come punto d’importanza europea per l’importazione e trasformazione del caffè.
Nell’ambito del meeting di Aprile 2017 il Gruppo Odyssud è stato gradito ospite della Bazzara espresso che ha messo a disposizione l’Accademia nella sede in via Battisti 1, approfondendo le tematiche e le nuove tendenze del mondo del caffè. Il Presidente Franco Bazzara ha poi intrattenuto gli ospiti con una degustazione guidata dell’espresso italiano.
I funzionari doganali del Gruppo Odyssud e della dogana di Trieste hanno ringraziato la Bazzara espresso per la professionalità e simpatia che hanno caratterizzato il proficuo incontro del 18 Aprile.
Secondo Treccani, la definizione di sviluppo sostenibile è: “espressione che indica, secondo la definizione internazionalmente condivisa del rapporto Our common future (Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo, Commissione Bruntland, 1987), uno sviluppo in grado di assicurare «il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri»” Per questo motivo quando si parla anche di caffè entra in campo tutto ciò che riguarda il mondo delle piantagioni di caffè che devono sempre di più essere pensate all’ombra e non a pieno sole come sono attualmente.
Nace nel Bar Carpano di Alessandria, proprio di fronte alla storica bottega dell’azienda di cappelli Borsalino. È grazie a questa “vicinanza” che nasce la preparazione. Infatti il nome deriva dalla striscia di cuoio pregiato, che si ottiene conciando la pelle di capra o di montone.