Tuttavia, non bisogna abusarne poiché la caffeina al suo interno non è totalmente eliminata, bensì solamente ridotta.
Esistono diverse tipologie di processi di decaffeinizzazione che differiscono tra loro solamente dal tipo di solvente che si utilizza. D’altro canto i passaggi sono sempre i medesimi ovvero: il gonfiaggio, l’estrazione della caffeina, il recupero del solvente, l’asciugatura, l’insaccatura e l’analisi.
L’analisi sensoriale del caffè è l’analisi del percepito che abbiamo da una tazzina di caffè espresso. Ma cosa significa “analisi del percepito”? Vuol dire che occorre valutare quello che arriva a livello di cognizione e di emozione alle persone che bevono, in questo caso, la nera bevanda. Con l’analisi sensoriale valutiamo ciò che percepiamo e per farlo abbiamo bisogno dei nostri cinque sensi, immancabile, tra questi, l’olfatto. Ma cos’è nel dettaglio l’analisi olfattiva? Lo abbiamo chiesto a Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director della Bazzara Academy.
Specialty coffee è un termine che indica la qualità di caffè più alta disponibile, tipicamente relativa all'intera filiera, utilizzando caffè monorigine. Il termine fu usato per la prima volta nel 1974 da Erna Knutsen in un numero del Tea & Coffee Trade Journal. Knutsen ha utilizzato il caffè speciale per descrivere i chicchi dal sapore migliore prodotti in microclimi speciali.