La ricerca dell’università austriaca risale al 2015 e prende in esame i tratti caratterizzanti delle persone che hanno personalità sadiche e psicopatiche con le loro preferenze in fatto di caffè: infatti si è rilevato che generalmente il loro preferito è il caffè nero, principalmente amaro.
La ricerca è stata effettuata su un campione di oltre mille soggetti adulti a cui sono state poste domande sulle loro preferenze di sapore. Successivamente sono stati svolti sullo stesso campione di persone dei test di personalità per valutare i loro tratti machiavellici ovvero narcisismo, psicopatia, sadismo e aggressività.
La ricerca tuttavia non si basa solamente sulla preferenza nell’assunzione del caffè, ma più in generale sull’assunzione di cibi amari (si va dai ravanelli fino all’acqua tonica, passando quindi anche per la bevanda nervina). Solitamente chi apprezza questa tipologia di alimenti prova “godimento” nell’infliggere moderati livelli di dolore agli altri, quindi un “sadismo quotidiano” che non si è invece riscontrata in personalità che apprezzano sapori più dolci e che quindi abbinano volentieri al caffè anche il latte. Questi individui solitamente sono più gentili e inclini verso la simpatia e la cooperazione.
A moderare la tesi dell’Università di Innsbruck è il prof. Meyer della Roosevelt University di Chicago che sottolinea come gran parte delle preferenze di gusto sono solitamente influenzate dalla cultura dell’intervistato stesso e che con l’avanzare delle età queste cambiano anche drasticamente.
In qualunque modo tu lo beva, assapora tutto il gusto dei nostri caffè nel formato che più preferisci!
L’analisi sensoriale del caffè è l’analisi del percepito che abbiamo da una tazzina di caffè espresso. Ma cosa significa “analisi del percepito”? Vuol dire che occorre valutare quello che arriva a livello di cognizione e di emozione alle persone che bevono, in questo caso, la nera bevanda. Con l’analisi sensoriale valutiamo ciò che percepiamo e per farlo abbiamo bisogno dei nostri cinque sensi, immancabile, tra questi, l’olfatto. Ma cos’è nel dettaglio l’analisi olfattiva? Lo abbiamo chiesto a Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director della Bazzara Academy.
Specialty coffee è un termine che indica la qualità di caffè più alta disponibile, tipicamente relativa all'intera filiera, utilizzando caffè monorigine. Il termine fu usato per la prima volta nel 1974 da Erna Knutsen in un numero del Tea & Coffee Trade Journal. Knutsen ha utilizzato il caffè speciale per descrivere i chicchi dal sapore migliore prodotti in microclimi speciali.