Essendo state lanciate da pochi mesi sul nostro eshop le bioarabiche Bazzara, 8 caffè biologici 100% arabica, in questo articolo vogliamo spiegare cosa significa ottenere la certificazione biologica del caffè e quali sono le caratteristiche che lo contraddistinguono.
Dal dizionario:
«biologico / bi · o · lò · gi · co /»
aggettivo — di tecnica agricola che esclude o limita l’uso di sostanze chimiche nei fertilizzanti; naturale.
sostantivo maschile — settore economico connesso alla produzione di prodotti agricoli non trattati chimicamente
Quella qui riportata è la definizione del termine “biologico” ed è proprio la tecnica utilizzata per la produzione di questa tipologia di caffè che molto spesso è associato anche al commercio equo-solidale.
Principalmente le prime fasi sono svolte in piantagione. Sono:
1. esclusivo utilizzo di concime naturale;
2. vietato l’utilizzo di pesticidi chimici;
3. uso esclusivo di insetti che si nutrono degli infestanti per difendere le piantagioni da parassiti e insetti (lotta biologica).
Oggi, in Europa, si ha una vera e propria normativa codificata e condivisa da tutti gli stati membri, che va a tutelare tutti gli aspetti della produzione, della trasformazione fino ad arrivare alla fase di etichettatura. Questa legge è codificata con il numero 834. 2007 e 889. 2009
Il caffè biologico dà un valore aggiunto alla bevanda, portando principalmente due aspetti fondamentali:
• il benessere: un aspetto che si può connotare sotto il punto di vista personale;
• fattore ambientale: un aspetto che prende in esame l’ambiente in cui viene prodotta la materia prima.
L’aspetto del benessere vede la tutela della salute personale mentre quello ambientale prende in considerazione un’interesse crescente verso la tutela dell’ecosistema; è inoltre da tenere in considerazione come un’agricoltura biologica infatti non impoverisce il terreno e non lo stressa con l’utilizzo di sostanze chimiche.
L’analisi sensoriale del caffè è l’analisi del percepito che abbiamo da una tazzina di caffè espresso. Ma cosa significa “analisi del percepito”? Vuol dire che occorre valutare quello che arriva a livello di cognizione e di emozione alle persone che bevono, in questo caso, la nera bevanda. Con l’analisi sensoriale valutiamo ciò che percepiamo e per farlo abbiamo bisogno dei nostri cinque sensi, immancabile, tra questi, l’olfatto. Ma cos’è nel dettaglio l’analisi olfattiva? Lo abbiamo chiesto a Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director della Bazzara Academy.
Specialty coffee è un termine che indica la qualità di caffè più alta disponibile, tipicamente relativa all'intera filiera, utilizzando caffè monorigine. Il termine fu usato per la prima volta nel 1974 da Erna Knutsen in un numero del Tea & Coffee Trade Journal. Knutsen ha utilizzato il caffè speciale per descrivere i chicchi dal sapore migliore prodotti in microclimi speciali.