Tutto questo è segnato dall’inizio della collaborazione con Treedom, piattaforma web che permette di piantare alberi a distanza, delle specie più disparate, partendo dalle più note fino ad arrivare a quelle più rare. Per suggellare quest’accordo, Bazzara si è impegnata piantando 200 alberi, attraverso la piattaforma, di piante di caffè!
Grazie a Treedom, la Bazzara Espresso ha la possibilità di finanziare i contadini che vogliono piantare alberi, sostenendo il loro lavoro nei primi anni. Treedom inoltre fornisce supporto tecnico e il giusto know-how per la gestione degli alberi. Tutto ciò porta alla creazione di piccoli ecosistemi sostenibili.
Con questo progetto, l’azienda triestina ha piantato, come anche già scritto sopra, 200 alberi in Kenya e Guatemala, restituendo alla terra il prezioso bene che regala e permette alla Bazzara di essere virtuosa nel settore caffeicolo.
Unendo le forze, Bazzara e Treedom sposano la filosofia di realizzare ecosistemi sostenibili. Il progetto è forte fonte d’orgoglio per tutta l’azienda.
L’analisi sensoriale del caffè è l’analisi del percepito che abbiamo da una tazzina di caffè espresso. Ma cosa significa “analisi del percepito”? Vuol dire che occorre valutare quello che arriva a livello di cognizione e di emozione alle persone che bevono, in questo caso, la nera bevanda. Con l’analisi sensoriale valutiamo ciò che percepiamo e per farlo abbiamo bisogno dei nostri cinque sensi, immancabile, tra questi, l’olfatto. Ma cos’è nel dettaglio l’analisi olfattiva? Lo abbiamo chiesto a Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director della Bazzara Academy.
Specialty coffee è un termine che indica la qualità di caffè più alta disponibile, tipicamente relativa all'intera filiera, utilizzando caffè monorigine. Il termine fu usato per la prima volta nel 1974 da Erna Knutsen in un numero del Tea & Coffee Trade Journal. Knutsen ha utilizzato il caffè speciale per descrivere i chicchi dal sapore migliore prodotti in microclimi speciali.