Essa racconta l’ultimo attimo di un uomo , ormai aventi con l’età, mentre si prepara il suo “ultimo caffè”.
In un estratto infatti recita: «là dirimpetto, abita un buon vecchietto, che è certo in cucina per il suo caffè»
In contro canto, Pirandello racconta i pensieri della Nera Meretrice, che è in attesa di accompagnare l’anziano nel cammino oltre la morte. La triste poesia del poeta siciliano continua raccontando gli attimi, i momenti di preparazione della nera bevanda. Il tutto si conclude con la frase: «È giorno vedi? È giorno già chiaro. Finisci il tuo caffè. Poi vecchietto caro, fa’ cuore, te ne verrai con me»
Qui di seguito l’intera poesia:
Non poter dormire,
pe’ vecchi, brutto segno
di morte vicina:
vuol dire
che il congegno
vitale si scombina.
Solo
sul tetto
della vecchia casa dirimpetto
esala un fumajolo
a spire
nell’alba
umidiccia e scialba
un lieve fumo.
Là dirimpetto
abita un buon vecchietto
che certo è in cucina
per il suo caffè.
(Vicina
la morte
a chi non può dormire.)
Curvo sul fuoco
soffia il vecchietto forte;
poi la bianca tazza
solita
prepara: tre pezzetti
di zucchero, che amaro
gli sa sempre il caffè.
Schizza faville il fuoco.
(Vecchietto caro,
tu forse non m ’aspetti.
Tra poco
pur verrai con me.)
Su la vasta piazza
dorme ancor l ’ombra bassa;
qualche mattiniero
nero
vi passa.
Languida qualche stella
dal cielo occhieggia ancora.
Salutan la novella
squallida aurora
da presso e da lontano
i galli. Eccolo: dietro
il vetro
del balcon, pian piano
ora
sorseggia il buon vecchietto
caldo il suo caffè.
Prima che tragga il sorso,
vi soffia; chiude gli occhi:
chi sa che mai ricorda!
Forse gli sciocchi
sogni di questa notte.
Venivano
da bianche tombe
lontane
tante colombe
a frotte.
Di sotto il guanciale
sgusciava una serpetta
che gli dava un morso
sul cuore
senza fargli male.
Ancora, ancora un sorso,
vecchietto, non dar retta.
Perché ti guardi attorno?
Silenzio. Batton l ’ore.
Le cinque. Chi t ’aspetta?
È giorno, vedi? è giorno
già chiaro.
Finisci il tuo caffè.
(Poi, vecchietto caro,
fa’ cuore,
te ne verrai con me.)
L’analisi sensoriale del caffè è l’analisi del percepito che abbiamo da una tazzina di caffè espresso. Ma cosa significa “analisi del percepito”? Vuol dire che occorre valutare quello che arriva a livello di cognizione e di emozione alle persone che bevono, in questo caso, la nera bevanda. Con l’analisi sensoriale valutiamo ciò che percepiamo e per farlo abbiamo bisogno dei nostri cinque sensi, immancabile, tra questi, l’olfatto. Ma cos’è nel dettaglio l’analisi olfattiva? Lo abbiamo chiesto a Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director della Bazzara Academy.
Specialty coffee è un termine che indica la qualità di caffè più alta disponibile, tipicamente relativa all'intera filiera, utilizzando caffè monorigine. Il termine fu usato per la prima volta nel 1974 da Erna Knutsen in un numero del Tea & Coffee Trade Journal. Knutsen ha utilizzato il caffè speciale per descrivere i chicchi dal sapore migliore prodotti in microclimi speciali.