Un volto, la sua voce e la sua storia: Sergio Barbarisi (WATER + MORE); Carlo Barbi (CLUB HOUSE); Giorgio Caballini (DERSUT); Gianfranco Carubelli (PULYCAFF); Massimiliano Fabian (DEMUS); Andrej Godina (Caffesperto); Andrea Lattuada (9BAR); Massimo Milesi (CARIMALI); Luigi Morello (GRUPPO CIMBALI); Simone Pecora (ARC); Roberto Pedini (IMA PETRONCINI); Francesco Sanapo (Campione italiano barista).
Sono loro i protagonisti dei dodici video in cui si racconteranno le persone prima che il business, il fuoco che ha acceso in loro l’amore per il caffè e il senso dell’impegno profuso per tutti gli operatori che si trovano coinvolti ad ogni livello della filiera.
In un mondo che sembra aver perso punti di riferimento, in una società che a moltissimi livelli è ormai priva di codici di stretta osservanza, può essere utile ascoltare le esperienze e i consigli di chi ce l’ha fatta. Emergono messaggi chiari quanto rassicuranti, consigli pratici e indicazioni inequivocabili – come la necessità di fare rete e di non smettere mai di accrescere il proprio bagaglio di conoscenze.
Italian Coffee Icons è un’esclusiva opportunità per tutti i coffeelover di poter trarre ispirazione direttamente dai pionieri dell’espresso italiano, coloro che l’hanno tramutato in simbolo dell’eccellenza made in Italy.
L’analisi sensoriale del caffè è l’analisi del percepito che abbiamo da una tazzina di caffè espresso. Ma cosa significa “analisi del percepito”? Vuol dire che occorre valutare quello che arriva a livello di cognizione e di emozione alle persone che bevono, in questo caso, la nera bevanda. Con l’analisi sensoriale valutiamo ciò che percepiamo e per farlo abbiamo bisogno dei nostri cinque sensi, immancabile, tra questi, l’olfatto. Ma cos’è nel dettaglio l’analisi olfattiva? Lo abbiamo chiesto a Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director della Bazzara Academy.
Specialty coffee è un termine che indica la qualità di caffè più alta disponibile, tipicamente relativa all'intera filiera, utilizzando caffè monorigine. Il termine fu usato per la prima volta nel 1974 da Erna Knutsen in un numero del Tea & Coffee Trade Journal. Knutsen ha utilizzato il caffè speciale per descrivere i chicchi dal sapore migliore prodotti in microclimi speciali.