La formazione del futuro sarà altamente specializzata, attenta ai nuovi orizzonti delineati dalla ricerca scientifica e ai nuovi linguaggi – dovrà essere in grado di formare un consumatore sempre più consapevole, trasmettendo contenuti che garantiscano valore grazie ad una forte validità scientifica e che vadano al di là delle mode del momento. Cosciente di tutto questo Mumac Academy – luogo di di formazione e incontro per appassionati e professionisti del mondo del caffè -, con la collaborazione di Narratori del gusto e il patrocinio dell’International Academy of Sensory Analysis, ha organizzato presso la propria sede la prima Conferenza delle Accademie Food & Beverage. L’evento, che ha coinvolto quasi un centinaio di persone in rappresentanza dei migliori centri formativi nei rispettivi settori di appartenenza, aveva lo scopo di dare inizio ad una continuativa attività di condivisione e collaborazione per delineare le linee guida della formazione italiana del futuro e dei percorsi di valorizzazione delle nostre eccellenze nel mondo.
Per i fratelli Bazzara è stato un onore ricevere l’invito ed aver potuto condividere il proprio pensiero con i portavoce di grandissime realtà quali, fra le altre, Accademia Gualtiero Marchesi, Alma Wine Academy, Carpigiani Gelato University, Chocolate Academy, Cremonini Academy, Iiac Academy, Illy Università del Caffè, Mumac Academy e Scuola Coop.
“Faccio i miei più sinceri complimenti – afferma Mauro Bazzara, Responsabile Bazzara Academy – a Luigi Morello e a Luigi Odello: hanno dato vita ad un’iniziativa che ritengo fondamentale per diffondere la conoscenza e creare sinergia fra i grandi esponenti del Made in Italy. Sono convinto che questi appuntamenti aiuteranno le accademie italiane a formare operatori professionali in grado di valorizzare l’eccellenza italiana nel mondo, trasmettendo al consumatore finale la giusta consapevolezza sul reale valore dei nostri prodotti e su quanto lavoro e passione vi si celi dietro”. «Noi italiani siamo inimitabili in eleganza, facino e stile – aggiunge Franco Bazzara -, questo è essenziale per il brillante futuro che quindi ci meritiamo. Ogni accademia dovrebbe tenerne conto».
L’analisi sensoriale del caffè è l’analisi del percepito che abbiamo da una tazzina di caffè espresso. Ma cosa significa “analisi del percepito”? Vuol dire che occorre valutare quello che arriva a livello di cognizione e di emozione alle persone che bevono, in questo caso, la nera bevanda. Con l’analisi sensoriale valutiamo ciò che percepiamo e per farlo abbiamo bisogno dei nostri cinque sensi, immancabile, tra questi, l’olfatto. Ma cos’è nel dettaglio l’analisi olfattiva? Lo abbiamo chiesto a Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director della Bazzara Academy.
Specialty coffee è un termine che indica la qualità di caffè più alta disponibile, tipicamente relativa all'intera filiera, utilizzando caffè monorigine. Il termine fu usato per la prima volta nel 1974 da Erna Knutsen in un numero del Tea & Coffee Trade Journal. Knutsen ha utilizzato il caffè speciale per descrivere i chicchi dal sapore migliore prodotti in microclimi speciali.