Gli ospiti, in rappresentanza di rinomate realtà come Abira Café, Acaima Café e Inversiones Bassa – aziende che si occupano sia di esportare il caffè crudo che di processarlo – sono stati accolti da Marco Bazzara, responsabile dell’Academy Bazzara, quality Manager e trainer AST SCA, che in tarda mattinata ha offerto loro un’introduzione alla degustazione dell’espresso. La delegazione colombiana ha, difatti, partecipato ad un percorso formativo calibrato ad hoc che ha permesso di apprendere come effettuare correttamente un esame visivo, olfattivo e gustativo-tattile dell’espresso italiano, per scoprirne il valore evocativo e sensoriale da un punto di vista oggettivo e soggettivo.
La giornata era invece cominciata con il benvenuto ai propri connazionali da parte dell’ingegner Yaneth Maritza Alvarez Serrano della ABC Net di Roma (azienda che favorisce l’incontro commerciale e culturale tra i Paesi del Centro-Sud America e diversi Paesi europei) e di Franco Bazzara, titolare con il fratello Mauro dell’azienda triestina. L’imprenditore ha illustrato con entusiasmo l’importanza del pianeta espresso per i coltivatori di caffè; le dinamiche di abbandono da parte dei giovani nelle piantagioni; come promuovere la “nuova Colombia” nel mercato italiano del caffè e altro ancora.
Poco conosciuta, la specie di caffè denominata Excelsa racchiude in se molte delle caratteristiche di Arabica e Robusta. Qui di seguito le spieghiamo.
Sapevate che gli italiani non sono tra i primi al mondo in fatto di consumo di caffè? Nonostante l'Italia sia la patria del caffè espresso non si posiziona neanche tra i primi 10 stati. Ecco tutta la classifica.